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Parere espresso dalla Commissione europea sul decreto legge
n. 90
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Commento
del prof Alberto Lucarelli,
ordinario di diritto pubblico presso l’Università di Napoli
Federico II, presidente delle Assise della città di Napoli e
del Mezzogiorno d’Italia, al decreto legge n. 90 del 23
maggio 2008, rubricato misure straordinarie per fronteggiare
l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella
Regione Campania.
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Commento
delle Assise della città di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia alle
"Linee programmatiche2008-2013 per la gestione dei rifiuti
urbani",elaborate dalla Giunta Regionale, di concerto con l'Assessorato
all'Ambiente:
"Le Assise della Città di Napoli e del
Mezzogiorno d'Italia, riunitesi
domenica 2 novembre 2008 in Palazzo Marigliano in seduta
straordinaria insieme a numerosi comitati cittadini e
associazioni ambientaliste, molti dei quali riuniti nel
Coordinamento Regionale rifiuti (Co.Re.Ri.), hanno
commentato le "Linee programmatiche2008-2013 per la gestione
dei rifiuti urbani", formulando le seguenti osservazioni: Le
"Linee programmatiche" elaborate dalla Giunta Regionale, di
concerto con l'Assessorato all'Ambiente, sono state adottate
in assoluta violazione del diritto di partecipazione così
come previsto dalla Convenzione di Aarhus e questo mentre è
in corso, da diversi mesi, la costituzione di un Forum
regionale, che ha come sua ragion d'essere proprio
l'applicazione della suddetta Convenzione. Pertanto fin da
ora si fa presente che tutti gli atti adottati in forza e in
riferimento alle suddette "Linee programmatiche" in
violazione della Convenzione di Aarhus, sono da ritenere
illegittimi e disapplicabili direttamente dalla magistratura
civile e amministrativa. Si invita dunque la Giunta
regionale alla riformulazione immediata delle suddette
"Linee programmatiche" e a tal
fine si chiede che il diritto di partecipazione, così come
previsto anche dalla Costituzione italiana, sia reso
effettivo fin dalla prima fase elaborativa.
Nel merito "Le linee programmatiche" non considerano affatto
lo stato della salute delle popolazioni campane e la
condizione tragica in cui versano molte aree rurali del
nostro territorio, oggetto di sversamenti illegali e legali
di rifiuti tossici, speciali, pericolosi e tal quali. Per
una situazione ritenuta grave da tutte le maggiori
organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali (CNR,
OMS, etc.) discariche, inceneritori e le cosiddette "ecoballe",
sostanza delle discusse "Linee
programmatiche", non sono la scelta ottimale. In Italia,
ormai da anni, al ciclo integrato dei rifiuti, incentrato
sulla pratica dello "smaltimento" e finalizzato al recupero
energetico, si è sostituito il
concetto della filiera dei materiali, incentrata sulla
pratica della "gestione" e finalizzata al recupero della
materia. In questo tipo di gestione basta una raccolta
differenziata di umido e secco, impianti di vagliatura e
selezione meccanica, impianti di recupero del residuo. Non
ultima la Sardegna si sta adeguando a questo modello. Tutto
ciò avrebbe un costo ambientale e sociale pari a zero e
peserebbe decisamente di meno sull'erario pubblico e sui
fondi europei."
Nicola Capone
Segretario generale delle Assise della Città di Napoli e
del Mezzogiorno d'Italia
Alberto Lucarelli
Presidente del Comitato scientifico
delle Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno
d'Italia
Sintesi
della ricerca del prof Franco Ortolani, Ordinario di Geologia Università
di Napoli Federico II su"Sversamenti
incontrollati di materiali vari nelle cave attorno all'area ospedaliera
di Napoli".
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Piano
Comunale per la Raccolta differenziata approvato
dalla giunta comunale di Napoli
La Giunta del Comune di Napoli ha approvato, su proposta dell'assessore
alla Nettezza urbana Gennaro Mola, il piano comunale per
l'implementazione e il rilancio della raccolta differenziata. Il piano è
stato redatto sulla base dell'ordinanza della Presidenza del Consiglio
dei Ministri del gennaio scorso ed ha come traguardo il "raggiungimento
progressivo dell'obiettivo del 50% circa di raccolta differenziata, e
rendere efficiente e stabile il sistema, proiettandolo verso ulteriori
obiettivi di salvaguardia ambientale".
La raccolta dell'umido verrà effettuata da subito per la grande
distribuzione, la ristorazione, i mercati e il circuito commerciale.
Progressivamente, invece, la
raccolta delle varie tipologie di rifiuti domestici cambierà da qualla
stradale a quella porta-a-porta, con lo scopo di raggiungere 60mila
abitanti nel primo anno, 200mila nel secondo e a regime almeno 700mila.
Sulla base di questo piano a fine 2008 la differenziata cittadina
dovrebbe passare dall'attuale 12,5% al 25%.
Il piano prevede che entro 30 giorni dalla sua approvazione vengano
adottati tutti gli atti per renderlo operativo; prevede inoltre azioni
da sviluppare nell'arco di 5 anni, la dettagliata articolazione degli
impianti per la raccolta differenziata e la verifica dello stato di
attuazione delle realizzazioni in corso.
In attesta che gli impianti di compostaggio esistenti vengano rimessi in
funzione e i nuovi realizzati, si avvierà la raccolta dell'organico e il
suo inoltro fuori regione.
"Oltre ai soggetti istituzionali - affrema Mola - tutti sono coinvolti
nel piano e se ciascuno farà la sua parte, cittadini, famiglie,
amministratori di condominio, commercianti, ospedali, organizzazioni di
volontariato, scuole e municipalità, il piano non sarà velleitario".
L'Asia dovrà ora presentare un piano industriale e partire con una
riorganizzazione aziendale coerente con gli obiettivi del piano.
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A commento del piano, pubblichiamo il comunicato stampa
della Rete Campana Salute ed Ambiente.L’
Assise della città di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia, condivide
pienamente il giudizio espresso nel comunicato stampa e ritiene insieme
alla Rete Campana salute ed Ambiente, al Wwf, agli amici di Beppe
Grillo, al Comitato Allarme Rifiuti Tossici ed altre associazioni e
realtà di base presenti alle recenti audizioni della Commissione
Ambiente, mobilitate da anni per affermare una diversa politica dei
rifiuti , che questo piano sia insufficiente, lacunoso e privo di
specifiche concrete sul piano dei finanziamenti, dell'organizzazione,del
coinvolgimento e del controllo popolarescari.ca
il comunicato in formato PDF
Energia e ambiente nell’Unione europea
Sintesi del rapporto dell' Agenzia Europea dell’Ambiente
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La gestione delle biomasse tra recupero energetico e
valorizzazione agronomica:
una
valutazione delle diverse opzioni alla luce delle strategie di
sostenibilità ambientale
di Enzo Favoino
(Gruppo di
Studio sul Compostaggio e la Gestione Integrata dei Rifiuti
Scuola Agraria del Parco di Monza)
Luca Montanarella
(Commissione
Europea, Centro Comune di Ricerca, Ispra)
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”Gestione
a freddo dei rifiuti. Lo stato dell’arte delle alternative
all’incenerimento per la parte residua dei rifiuti municipali”
Rapporto
di Greenpeace Gran Bretagna, pubblicato e tradotto dalla Rete
Nazionale ”Rifiuti Zero” e da Greenpeace Italia, nell’ambito
delle iniziative legate alla Quarta Giornata Mondiale contro
l’Incenerimento dei Rifiuti, promossa dalla coalizione mondiale
GAIA.
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Waste management options and climate change
Final report to the European Commission,DG Environment.
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