Diffida all'Autorità Portuale per la rimozione urgente della colmata tossica di Bagnoli

 

Napoli  20/6/2011

 Sig. Presidente dell’Autorità portuale

 Ammiraglio Luciano Dassatti

Piazzale Pisacane 80133 NAPOLI

 p.c. Sig. Sindaco di Napoli
 Dott. Luigi De Magistris

Palazzo San Giacomo

Piazza Municipio 80133 Napol

Prof. Vincenzo Spadafora

Presidente UNICEF Italia

Via Palestro 68 00185 Roma

I sotto indicati sodalizi e partecipanti a d associazioni e comitati,

 

PREMESSO

Che la Procura della Repubblica di Napoli nella scorsa estate ha contestato il reato di danneggiamento pluriaggravato e disastro ambientale non soltanto ai gestori dei depuratori, che, a causa del loro cattivo funzionamento inquinavano e perciò anche deterioravano le acque del litorale della provincia, ma anche, in applicazione dell’art. 40 cpv. c.p. ha incriminato i funzionari regionali che avrebbero dovuto controllare  e perciò anche rilevare e impedire tale cattivo funzionamento con i conseguenti gravissimi danni per la salute e per l’economia.
Che sempre nel 2010 il Tribunale di Napoli in conformità alle richieste del P.M. ha condannato gli organi responsabili che avevano consentito la balneazione malgrado la spiaggia di Coroglio-Bagnoli fosse inquinata.


CONSIDERATO

Che il mancato risanamento dell’area in questione, lodevolmente segnalato dal G.i.p. presso il Tribunale di Napoli nel decreto n. 5389/05 - donde l’indagine in corso innanzi alla Procura della Repubblica - non solo costituisce un’omissione che perdura a partire dalla legge per Bagnoli del 18 novembre 1996, n. 582, paradossalmente titolata “Disposizioni urgenti per Bagnoli,”ma dà luogo anche all’ulteriore grave degrado e deturpamento del demanio marittimo, che in base alla legge avrebbe dovuto essere ripristinato nella sua naturale originaria morfologia a rimedio della devastazione causata dalle industrie inquinanti dismesse.

Che pure la bonifica della spiaggia, anch’essa imposta dalla legge, malgrado le molte sollecitazioni - e perciò anche con consapevolezza e intenzionalità – non è stata  realizzata per tempo, dagli organi che avrebbero dovuto provvedere e, perciò anche, promuovere i relativi procedimenti.

Che tali organi non hanno provveduto a recuperare la originaria morfologia del litorale in particolare nel punto in cui esso è stato occupato dalla colmata dell’Italsider. Con l’effetto che gli inquinanti, da essa di continuo rilasciati nelle acque, contaminano l’arenile e lo specchio di mare antistante, impedendo, malgrado le doglianze dell’UNICEF,  alla popolazione e ai bambini in particolare  l’uso della sola spiaggia del comune di Napoli. Il tutto, nonostante i reiterati rilievi della competente Soprintendenza, trattandosi peraltro di area sottoposta a vincolo paesistico

Che, al riguardo, come dall’intervento del 23/10/20010 in occasione dell’inaugurazione dell’Auditorium di Bagnoli, (Il Mattino del 24/10/010), il presidente della stu BagnoliFutura, a fronte dei veleni dalla colmata defluenti in mare, evidenziando che “l’area della colmata è del demanio dello Stato”, ha pubblicamente attribuito nell’ottobre scorso la responsabilità della mancata tempestiva rimozione agli organi del Governo. Insistendo sui ritardi dei relativi organi. nell’intervista rilasciata alla stampa il 22/4 u.s. (Il Mattino in tale data). E ciò perché costoro, ad onta dell’urgenza imposta dalla titolazione stessa della legge per Bagnoli (“Disposizioni urgenti”) e al di là degli altri organi pure coinvolti ma in atti interni al procedimento, sono quelli preposti alla relativa promozione e conduzione. E perciò anche responsabili della mancata attivazione, con i gravissimi pregiudizi derivatine, non avendoli peraltro impediti, come pure sarebbe stato loro preciso obbligo.

 RILEVATO

Che tali organi non hanno finora corrisposto alle sopraccennate sollecitazioni. nè collaborato ai ricordati sforzi della Magistratura a che la spiaggia e il mare antistante – beni comuni per eccellenza -  fossero restituiti alla corretta fruizione dei cittadini tanto premesso, considerato e rilevato

 SOLLECITANO

 la S.V. quale autorevole e ascoltato interprete presso le competenti autorità di Governo perché diano spedito corso agli obblighi di legge finora disattesi.

Ai sensi dell’art.3 sexies d.lgs. n.4/2008, si resta in attesa di cortese riscontro di rassicurazione (all’indirizzo del Comitato sotto indicato)

Recapitato presso l’Autorità Portuale di Napoli  in data 20/6/2011

ADESIONI

Raffaele Raimondi

Edoardo Benassai

Giovan Battista de Medici

Mario Rosario Migliore

Giulio Pane

Francesco Iannello

Francesco De Notaris

Maria Lidia De Luca

Antonio Marfella

Giuseppe Comella

Gerardo Mazziotti

Guido Donatone

Angerio Filangieri

Aldo Loris Rossi

Nicola Capone

COMITATO GIURIDICO DI DIFESA ECOLOGICA via Giacomo Piscicelli 77, 80121 Napoli                                                                                                                                                             

ASSOCIAZIONE SALVIAMO BAGNOLI

 

 
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